Un lavoro di memoria

Carlo Goldoni
Un concetto complesso quello della memoria, importantissimo per imparare dagli errori commessi, viene spogliato della sua funzione quando diventa banalmente il magazzino dove vengono archiviati i ricordi. Nel teatro di oggi, gli attori recitano parti "imparate a memoria", espressione che sembra quasi dispregiativa, quando invece nell'antichità questi improvvisavano. Carlo Goldoni, commediografo italiano del Settecento, fu l'artefice di questo cambiamento. Solo azzerando la libertà degli attori era possibile rappresentare sul palco le scene così come nascevano nella sua mente, dai suoi sogni, facendo emergere non solo le vere personalità degli attori stessi, ma riuscendo anche a rappresentare la realtà aspirando al "verisimile". Grazie proprio alla conoscenza del passato e al confronto con gli ideali illuministici del suo presente si è reso conto di vivere in un mondo vecchio e retrogrado, e il teatro è stato il mezzo che ha scelto per contribuire a cambiarlo. Negli ultimi anni della sua vita Goldoni scrive i Mémoires, un'autobiografia in cui ricostruisce le tappe della sua carriera teatrale. Ancora una volta la mémoire non è statica ma cambiamento.

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